A scuola spesso ci insegnano che la comunicazione non
conosce limiti, che gesti, simboli ed espressioni possono unire popolazioni
distanti da loro migliaia di chilometri, e forse una delle forme che meglio si
adatta ad essere compresa è il Cinema. Ma se il genio parla Toscano? Mario
Monicelli è stato uno dei registi e sceneggiatori più amati ed apprezzati della
storia della cinematografia Italiana, che ha saputo raccontare storie che anche
a distanza di 50 anni sanno far ridere, commuovere e l’asciare una punta di amaro
che tanto piaceva al Maestro.
La Rassegna Cinematografica “Il genio delle lingue - Mario Monicelli” che
inizia oggi presso il Cinema Arsenale di Pisa realizzata in
collaborazione con la Facoltà di Lettere, Dipartimento di Studi Italianistici
tratterà i cambiamenti della lingua italiana visti attraverso i film di
Monicelli e approfonditi dalle considerazioni del Prof. Fabrizio Franceschini.
Tre grandi film di Monicelli per approfondire il rapporto
tra lingua italiana, dialetti e cinema, presentati nel primo pomeriggio dai
proff. Fabrizio Franceschini e Pier Marco De Santi.
Si inizia 14 Maggio con La grande guerra (1959) che propone, in chiave tragicomica, un’immagine
della prima guerra all’epoca inedita e opposta a ogni retorica bellicistica e
nazionalistica.
Si prosegue 18 Maggio alle 16.00 con L'Armata Brancaleone (1966) che rivisita il mondo medievale e cavalleresco
sostituendo agli stereotipi dei principi azzurri e degli eroi senza macchia
quella di un “medioevo cialtrone, fatto di poveri e di ignoranti, di ferocia,
di fango di freddo”.
Per finire 22 Maggio con Amici miei (1975) in cui
viene proposta sul grande schermo la dimensione culturale e linguistica della
comicità toscana, sino ad allora ignota a un cinema abituato specialmente alla
comicità napoletana e romanesca.
Maggiori Informazioni: www.arsenalecinema.it
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